Zona retrocessione by Giovanni Floris

Zona retrocessione by Giovanni Floris

autore:Giovanni Floris [Floris, Giovanni]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Business & Economics, General
ISBN: 9788858609033
Google: Z8AZvWdKopcC
editore: Rizzoli
pubblicato: 2010-11-23T23:00:00+00:00


Parte terza

A furor di popolo

(appalti, giustizia, informazione)

1

Come nascono le cricche

Primo: ce le cerchiamo

Come arriva un Paese a consegnarsi nelle mani delle varie cricche? Ci arriva quando il sistema sembra fatto apposta per produrle, invece che per combatterle.1

Le indagini sul G8 alla Maddalena hanno portato alla luce un sistema di affari in cui pochi plenipotenziari gestivano le risorse pubbliche a loro assoluta discrezione, ma con ogni probabilità quelle indagini hanno scoperchiato solo uno dei tanti verminai.

Le inchieste giudiziarie sono perlopiù legate ad appalti ottenuti in deroga alla disciplina ordinaria sulla base del meccanismo dei grandi eventi. A fornire più di un alibi alle deroghe, alle emergenze e alle trattative private è una situazione dominata in generale da una complessa stratificazione di norme, da responsabilità disperse, lungaggini burocratiche, contenziosi, opacità delle procedure, da un sistema tortuoso e irrazionale che ha spianato la strada alla corruzione in un settore che soffre fortemente la crisi. «Se il 2009 è stato l’annus horribilis, il 2010 non sarà quello della svolta» ha sottolineato il presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) Paolo Buzzetti nell’assemblea nazionale della categoria. «Alla fine dell’anno avremo perso, rispetto al 2008, il 17 per cento in investimenti, e nel comparto delle nuove abitazioni oltre il 30 per cento. La crisi ha espulso dal mercato più di 200.000 lavoratori.»2

Da noi sono necessari dieci anni per avviare un’opera pubblica di medie dimensioni, contro i tre della media Ue.3 La normativa del settore è complessa, elefantiaca e in continuo cambiamento. Se le direttive europee per gli appalti sono composte da appena 159 articoli (validi per 27 Paesi diversi), noi italiani dobbiamo confrontarci con un corpo normativo di 489 articoli e 58 allegati tra codice e regolamento degli appalti, cui si aggiungono un numero imprecisato di leggi regionali e di altre normative che regolano le procedure della Protezione civile e dei grandi eventi.

Questo mare di regole, vincoli, interpretazioni e distinzioni deve essere letto, conosciuto, capito e applicato da più di 8000 soggetti che lavorano in regioni, Asl, comuni e da oltre 34.000 imprese. Secondo Marco Feroci, avvocato, uno dei maggiori esperti del settore, «molte storture del sistema dei lavori nascono dalla progettazione. Le amministrazioni sono lente a progettare, quando i progetti vanno in esecuzione spesso sono già superati da norme tecniche nuove e devono essere adeguati. Da qui lungaggini nell’eseguire con interruzioni dei lavori e contenziosi giustificati dal punto di vista delle imprese, ma che aumentano i costi. Per non parlare dei casi – non rari – di progetti contenenti errori: se tra impresa e amministrazione c’è collaborazione, agli errori si può rimediare senza grossi traumi, se c’è conflitto il risultato sarà tempi lunghi e costi che possono aumentare a dismisura. «Gestire procedure tanto complesse» spiega Giuseppe Busia, il giovane segretario generale dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici «richiede specializzazioni che non tutte le amministrazioni hanno al loro interno, specie se piccole. Per questo, anche al fine di evitare che l’amministrazione sia catturata o soccomba nel contenzioso di fronte ai contraenti privati più attrezzati, è necessario che



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